lunedì 17 dicembre 2007

IO...FUORI DAL MASTER


Fabiana Calsolaro (con la S), 27 anni, pochi per accontentarsi…troppi per non accontentarsi…

Comincerei dal mio viaggio in Spagna 6 anni fa, perché da allora ho cominciato a diventare quello che sono oggi.
Quel viaggio cambiò tante cose, troppe. A cominciare dalla scoperta che tanti dei punti fissi sui quali avevo modellato la mia vita non erano mai esistiti: primo l’ideale di una famiglia perfetta, che avevo desiderato tanto fino a convincermi di averla, secondo la mia incredibile forza…ero ancora rimasta la ragazzina spaventata del liceo che ancora doveva dimostrare a tutto il mondo quanto fosse dura perché nessuno vedesse quanto è vulnerabile in realtà.
Pensavo che mi sarebbe piaciuto avere cose che non avevo mai conosciuto (e il peggio è che pensavo di non averle avute per colpa mia), cose semplici come la tranquillità dell’adolescenza, più dialogo, anzi un dialogo con i miei genitori, e un po’ di egoismo e superficialità in più per avere meno cura degli altri e più di me stessa. Il risultato? Una grande insicurezza, muri invisibili intorno a me che chiunque poteva vedere tranne io…fino ad ora, che soddisfatta sento il rumore mentre quei muri cadono giù! E se non ce la farò ad abbatterli tutti giuro che imparerò a passarci in mezzo!
Sapevo che significava vivere sempre al di sotto delle proprie possibilità, timorosa di crescere completamente, di uscire allo scoperto e prendermi la luce che mi spettva. Sogni troppo grandi per afferrarli con mani tanto piccole, ambizioni troppo lontane, non per le mie capacità, so per certo (senza presunzione ma senza falsa modestia) di essere una persona piuttosto intelligente, sicuramente più di molte che ho incontrato nella mia breve vita, ma che sono dove magari io non arriverò mai per il semplice fatto di credere in se stesse...io ci sto lavorando ma credo di avere ancora molta strada da fare. Le ambizioni sono invece spesso grandi per le mie tasche e il mio moralismo, ma vorrei credere che forse sono io che vedo il mondo a rovescio quando penso che va avanti chi può e non chi sa...
Aspirante giornalista, scontato! Anche se…i sogni di carriera ce li ho, e tanti, ma il coronamento dell’essere donna resta sempre e comunque un pancione, il dolore di un parto rigorosamente naturale, pappine, biberon, pannolini, notti in bianco e tutto il resto! Costante conflitto interiore tra l’io che “vuole” e l’io che “deve”, e che un giorno, forse, tra un articolo di cronaca e una recensione, metterà su famiglia stile telefilm americano, tipo “La famiglia Bradford” o “Genitori in Blue Jeans”.
Che altro? A sì, il concetto intorno a cui gira il mondo, il concetto di amore, IL MIO… a 27 anni nessuno è riuscito a farmi Innamorare (la maiuscola non è casuale), al punto che mi sono spesso chiesta se esistano persone incapaci di amare, intendo veramente, visceralmente e soprattutto...per sempre...mi ha sempre spaventato il “per sempre”…come mi spaventa il “mai”. E mi sono chiesta se io sono tra quelle persone...ho concluso che non sono io incapace di amare ma gli altri incapaci di farmi innamorare...mi fa comodo pensare così, ma qualche dubbio resta. Magari aspetto qualche altro annetto e poi mi dò per vinta.
Però intanto il tempo passa…Baglioni canta “il Tempo vince sempre, il Tempo lui soltanto, si muove e noi restiamo immobili”, già, come su un tapis roulant, corro corro ma stò sempre qui… e Ligabue aggiunge “L’amore conta, e conta gli anni a chi non è mai stato pronto”…e allora a volte vorrei non idealizzare tutto, non essere tanto ambiziosa e accontentarmi della banalità di una vita tranquilla come tante persone, dove per banalità intendo qualcosa di molto più simile alla felicità che all’accontentarsi.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi colpisce sempre sentirti parlare. Sei una persona molto profonda, particolare. Interessante, perchè no. Sarà bello conoscerti a fondo e meglio nei prossimi 2 anni,
ciao !!! Bombardigno

Anonimo ha detto...

Parlare d'amore è solo fare dei pettegolezzi intorno a un mistero.
(E. Flaiano)

Anonimo ha detto...

Peccato per Baglioni... ;PPP

M.N.A. ha detto...

grazie Bombard! Sai Lou, non credo dia poi così povero Baglioni! Una cosa...io avrò parlato d'amore forse nelle ultime 5 righe, ma i lresto è molto di più...perchp ci si concentra su quello? Perchè tutto gira attorno all'amore o per le famose teorie dell'attenzione selettiva per cui resta più impresso l'ultimo concetto? Mà...

Anonimo ha detto...

"il coronamento dell’essere donna resta sempre e comunque un pancione, il dolore di un parto rigorosamente naturale, pappine, biberon, pannolini, notti in bianco e tutto il resto!"

la mia attenzione selettiva (ma che è???) si è fermata a quel punto esclamativo.
E ho ripensato, (mi capita spesso), che se dovessi rinascere, vorrei rinascere donna.

Anonimo ha detto...

c'è se,ère una via d'uscita...per alcuni i percorsi sono più difficili ma sembra che tu stia trovando il tuo equilibrio...continua così!
nastienka

M.N.A. ha detto...

è quel fenomeno per cui si dà più attenzione a certe parti del messaggio che ad altre, perciò i msg pubblicitari mettono gli slogan alla fine...e poi se nascevi donna San PIetro e Paolo dove finivano??!!! ;-P
Ci si prova Nastienka...ci proviamo tutti a trovarlo quel famoso equilibrio di cui si parla tanto, ma...se avesse ragione Vasco e la vita fosse solo un equilibrio...sopra la follia?! Un bacione.

Anonimo ha detto...

Che dire: fa piacere sentirsi sulla stessa barca. Peccato. Farebbe più piacere sentirsi sulla stessa barca se solo fosse un po' più lussuosa.

Chuck