mercoledì 10 settembre 2008

THE KING'S LAPSUS



Garbatella, Roma. Notte tra il 10 e l'11 settebre. Per parlare di sogni bisogna aspettare la notte. E allora fratelli di master l'Usa s'è desta, dell'elmo di Bush s'è cinta la testa e il re del sogno s'è stimato. Un brusco risveglio e l'incubo McCain-PalinSpara pallotte (purtroppo non quelle cac'e'ov di casa mia, ndr) diventa l'ennesima realta' inenarrabile di un mondo che gira al contrario. Almeno dal mio punto di vista. All'agip ho seguito tutta la convention democratica di Denver su sky, da pelle d'oca. Ho poi seguito la convention repubblicana e a stento credevo ai miei occhi: il verbo combattere ripetuto mille volte, gente con i cappelli da cowboy in testa e giacche di paillettes luccicanti dei colori della bandiera Usa. Mah, come è possibile che McCain vinca, non lo so. O forse si. Il diverso non ha cittadinanza, la differenza non è occasione di scambio, ma di aumento della violenza della polizia in strada...mi fermo, non so dove arriverei. Caspita. Oggi Obama ha finito la sua corsa alla Casa Bianca. Un lapsus devastante, quasi incredibile, che neanche ripeto. Temo di averlo sognato e di svelare il malinteso. Magari il lapsus fa parte del sogno, chissà. D'altronde lui, prima di diventare the king's of lapsus, era the king's dream. Il re di quei sogni che invece di finire in un giusto risveglio, ti fanno provare l'amarezza di riaprire gli occhi prima del tempo. L'amarezza di non vedere come sarebbe andata a finire.

2 commenti:

norden ha detto...
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M.N.A. ha detto...

Una farfalla sbatte le ali a New York e in Italia più di uno stagista si dispera. L'effetto farfalla (The butterfly effect) mai come per queste elezioni sembra avere peso per le sorti del mondo. Dopo l'aiuto statale agli esempi del capitalismo sfrenato made in Usa, Fannie Mae e Freddie Mac, i giganti dei mutui, giganti dai piedi di argilla, l'America sembra trovarsi davanti ad un bivio e questa volta la scelta potrebbe causare effetti irreversibili non solo per gli stessi Stati Uniti ma anche per l'Europa e per il resto del mondo. Gli Usa sono in declino su ogni fronte, basta guardare il medagliere olimpico, immagine speculare della situazione economica modniale. La Cina acquista potenza, l'America soffre e l'Europa ancora non matura. E' il "The Bush Effect". E l'America potrebbe elegere il suo successore, per giunta più anziano.
Dall'altra parte per il partito democratico c'è una grande opportunità. Il simbolo del cambiamento economico, sociale e morale degli Stati Uniti. L'America non deve perdere assolutamente questo treno.
Non può perderlo.
Qualcuno dice che "in Amercia c'è tutto e il contrario di tutto". E' una nazione capace di sorprendere in modo sia negativo che positivo, la vittoria di Obama dimostrerebbe questa tesi.

A proposito della convention repubblicana e dei cappelloni tonanti slogan pro Mcain, Trilussa scriveva:
Conterò poco, è vero: -diceva l'Uno allo Zero-ma tu che vali?
Gnente: propio gnente. sia ne l'azzione come ner pensiero rimani un
coso vôto e inconcrudente.
Io, invece, se me metto a capofila de cinque zeri tale e quale a te, lo sai
quanto divento? Centomila. È questione de nummeri.
A un dipresso è quello che succede ar dittatore che cresce de potenza
e de valore più so' li zeri che je vanno appresso."

FachinPaul